Si è concluso con l’invito a partecipare ad un’audizione ministeriale del Comitato Ecolabel Ecoaudit - Ministero Ambiente il workshop promosso dal Comitato Promotore EMAS del distretto conciario toscano che si è svolto all’interno di Ecomondo, lo scorso mercoledì 6 novembre.

 

L’evento è stato introdotto da Enrico Cancila, presidente della sezione EMAS Comitato Ecolabel Ecoaudit(ISPRA-Ministero dell’Ambiente), ed ha registrato l’intervento di istituzioni, amministrazioni comunali, case di moda e imprese diversamente interessate alla tematica delle certificazioni ambientali. A coordinare i lavori, svolti negli spazi Textile District messi a disposizione da UNIC-Concerie Italiane, erano presenti Associazione Conciatori e Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, che detengono rispettivamente presidenza e vicepresidenza del Comitato Promotore EMAS di distretto.

L’importanza del dialogo tra Imprese e Istituzioni. Nel corso dei lavori è stato illustrato il percorso per conseguire l’EMAS e il valore della relativa certificazione, con i diversi ospiti intervenuti che hanno spiegato l’utilità di questo strumento sia all’interno delle realtà aziendali che nel dialogo con l’esterno. In Italia, oggi, l’EMAS è riconosciuto solo a tre distretti industriali e di questi l’unico distretto conciario è quello toscano.
Tra i vantaggi connessi all’EMAS, come sottolineato da Enrico Cancila, “la capacità di semplificare alcune procedure che le aziende usano per realizzare un approccio realmente responsabile nell’ambito della gestione ambientale”. Il presidente Cancila ha ribadito anche l’impegno di ISPRA nel valorizzare l’EMAS in modo da renderlo sempre più utile, anche da un punto di vista commerciale, sia per i distretti industriali che per le aziende che lo conseguono.
In questo contesto si inserisce l’invito rivolto al Comitato Promotore EMAS del distretto conciario toscano a partecipare ad una delle prossime audizioni ministeriali del Comitato Ecolabel Ecoaudit sul tema dell’EMAS. Tra i relatori del workshop ospitato ad Ecomondo, con Marco Cavallini (Assoconciatori) e Martina Giglioli ( Consorzio Conciatori di Ponte a Egola), sono intervenute anche due aziende conciarie toscane certificate EMAS, la conceria INCAS con Pietro Pantani, coordinatore team sostenibilità, e la conceria Settebello con Sara Casalini, responsabile sostenibilità.

“Crediamo nel valore dell’EMAS- dice Piero Rosati, amministratore INCAS, prima conceria europea ad avere ottenuto la certificazione EMAS- che consideriamo essenziale per dettare le linee guida di un’azienda nel percorso della gestione responsabile della tematica ambientale. Ci auguriamo che la sua importanza possa consolidarsi e coinvolgere un numero sempre maggiore di stakeholders”.

“Per la nostra azienda, consapevole della centralità del tema ambientale nelle proprie scelte strategiche- dice Marco Brogi, presidente Settebello- l’EMAS rientra tra quegli strumenti necessari a perseguire i migliori obiettivi connessi all’ eco-sostenibilità. Accrescere il dialogo con le massime istituzioni coinvolte nel percorso EMAS può certamente dare nuovo slancio a questa certificazione, con ricadute positive anche per le aziende certificate”.

Nel corso del workshop anche l’intervento del vicesindaco e assessore alla qualità ambientale di Santa Croce sull’Arno, Sonia Boldrini, che ha ribadito la presenza dell’amministrazione comunale nel condividere i migliori percorsi programmatici utili ad agevolare il dialogo tra pubblico e privato nella gestione della tematica ambientale. Ad illustrare parametri e dati reali da cui è possibile comprendere la eco-compatibilità dei processi conciari e dell’intero distretto, è intervenuto il professore Fabio Iraldo della Scuola Superiore Sant’ Anna di Pisa che ha sottolineato i buoni numeri conseguiti complessivamente nel comprensorio del cuoio in particolare in termini di impronta ambientale del prodotto. Tra i temi del suo intervento lo studio condotto dalla Scuola Sant’Anna con il Comitato Promotore EMAS toscano sulla valutazione del ciclo di vita di un prodotto, LCA (Life Cycle Assessment), una metodologia che permette di valutare i carichi ambientali associati ad un prodotto, o a un processo identificando e quantificando i consumi di materia ed energia e i relativi impatti sull’ambiente.

 

 

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